Il 2017 in pillole

 | Paolo Brescia |

Come ogni anno ripropongo il mio anno il pillole, il nostro anno in poche righe partendo dalle lettere "DUEMILADICIASSETTE". Abbiamo iniziato a fare questo gioco nel 2013



D Dialogo: inutile dire che questo 2017 non ci ha visto dialoganti. Abbiamo perso questa qualità umana, politica e etica. Papa Francesco è uno dei pochi a farlo ancora.

U Unione, e sue mancanze. L'Unione Europea come, debolezze a parte, motore di democrazia (la speranza è questa, i fatti sono ancora in divenire) contro le divisioni dei divinizzatori del ruolo Americano e delle follie coreane (soprattutto in questo 2017). Una cortina 2.0 fatta di dialogo, pace e libertà, se ce ne accorgiamo.

E Elezioni: un anno pieno di elezioni, molte importanti, molte sono andate a vuoto. Il paese, parlando per il nostro caso, sta subendo svariati cambiamenti in questo senso, a livello di appartenenza e sta mostrando un progressivo svuotamento di contenuto nei programmi politici. Un problema grave che ci vede impreparati.

M Macron: non sarà certo l'evento dell'anno, ma la vittoria del centrista-moderato/ europeista Macron in Francia ha destato ragionamenti e riflessioni a più larga gitttata della sola Francia. Sono ancora in corso le valutazioni sull'operato del presidente, che non ha mostrato da subito quella attenzione alle riforme che in campagna elettorale si paventavano, ma che ha senz'altro scongiurato il rischio di derive filofasciste in Francia e nei territori limitrofi, dando l'impressione che alla fine l'estremismo non paghi. Con la sua vittoria, è crollato lo storico socialismo alla Francese, altro segnale da tenere bene in considerazione.

I Incidenti, mortali, tragici: in bici se ne vanno due grandi (oltre ai tanti altri sportivi scomparsi nell'anno, per i motivi più svariati): Nicky Hayden e Michele Scarponi. Più attenzione, più prudenza: troppe le vite spezzate.

L Legislatura, la 17esima, che finisce proprio in queste ore. Ora si passa al processo elettorale, sempre appassionante. Tirare le fila di questa strana tappa della storia repubblicana, che dal 2013 ad oggi ha visto un Paese in movimento altalenante, disorganico, è improbabile o non spetta a noi. Si può invece evidenziare il 2017 di Paolo Gentiloni, caratterizzato da moderazione e buona volontà, con, però, punte inaccettabili, ovviamente da segnalare.

A America: è stato questo l'anno di Trump, che dal novembre 16 siede alla Casa Bianca: tante decisioni più che controverse, si prenda l'ultima su Gerusalemme, tanti errori di politica estera, e - va segnalato- alcune novità interessanti almeno sul piano teorico per le questioni interne, con alcune riforme fiscali per le aziende che potrebbero rientrare nel solco del lavoro già avviato da Obama per una ripresa USA che sembra sempre più vicina, stando almeno ai numeri.

D "Dopo di noi", la legge che prevede "disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare" che ha reso legge dello stato un giusto e naturale bisogno di assistenza per chi non può riceverne. Tanti sono ancora i passi da fare, prima culturali, di mentalità.

I In piedi per Vasco, che a Modena fa impazzire tutti in un concerto che fa già storia, ma nel 2018 si attendono altre date. Non è questione di gusti musicali, è il record di chi porta passione e riceve passione. Con lui, infatti, in piedi per Boss Springsteen e i musicisti anima e cuore.

C Catalogna: la polveriera catalana alla fine è stata un buco nell'acqua: il movimento indipendentista, forte di un sicuro appoggio globale, rivoluzionario, di sblocco- che poi si è rivelato debole, falso, assente- ha tirato la corda di una Nazione per manifestare istanze che nella sua teoria potranno avere basi legittime ma che nella realizzazione pratica sono state un crescendo di tensioni antipolitiche e antidemocratiche, ancora irrisolte ma senz'altro incanalate in una via di lento e inesorabile ritorno alla casa-madre.

I Italia (dello Sport): siamo stati travolti dalla vicenda Azzurra e non abbiamo potuto più nascondere la testa sotto la sabbia come invece avevamo provato a fare per anni. La ripartenza del 2018 sarà obbligata, dolorosa, e - ci aguriamo - responsabile.

A Addio alla Sonda Cassini: dopo 20 anni di studi su Saturno, saluta la missione Cassini. E' decisamente finita un'epoca, per l'astronomia globale.

S Soli, e pure senza IUS: la mancata approvazione di una legge giusta, di una legge necessaria, di una legge importante, ci rigetta nel passato, ci lascia con l'amaro in bocca: amaro testimoniato anche dai vertici della CEI, che insieme a Papa Francesco tanto hanno provato a fare per spingere sul pedale dell'acceleratore questo provvedimento di civiltà. 

S Siria: no, non è per nulla risolta la dura situazione siriana, con le opposizioni tra parti, in cui entrano anche interessi sovranazionali, che non cessano e anzi sono in una fase di assenza di dialogo. Con loro, continua l'opera (sempre più in crisi, di uomini ma non di danaro, purtroppo) dell'autoproclamato Stato Islamico.

E Emozioni fortissime: lasciano il calcio Francesco Totti, Andrea Pirlo, Kaka. Colpisce enormemente la partecipazione commossa di un popolo intero all'addio del primo, il 10 giallorosso. Una città si spegne per una notte.

T Terrorismo: dodici mesi costellati ancora da episodi tremendi, prendiamo Barcellona solo come esempio, o la martoriata terra di Londra, il concerto di Ariana Grande. Non ne siamo usciti, non ne stiamo uscendo.

T Terremoto, parola chiave nel 2016, nel 2017 abbiamo avuto l'impressione, per altro molto blanda, viste le continue scosse e vista la situazione dei terremotati, di essercelo lasciato alle spalle. Non dimentichiamo però la tragedia di gennaio sull'altopiano di Farindola, con il crollo disastroso dell'Hotel Rigopiano. Tanti morti, forse evitabili, un dolore immenso che non passa. Non dimentichiamo nemmeno Ischia, e il Messico.

E Eliminato è finito (probabilmente senza pentimento finale) il gioco terreno di Toto Riina, inutile nascondere la poca, anzi l'assente tristezza alla notizia. Muore non tanto l'omicida Riina, muore il mafioso-totale Riina, colui che tutto sapeva muovere e a cui troppo è stato, evidentemente, concesso. Con lui si spaccano anche alcuni filamenti di Cosa Nostra, che è lontana dall'essere eliminata, ma possiamo e dobbiamo provarci. 

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